GUIDO LAVORGNA - Creative Circus - Benevento (BN)
Guido Lavorgna è nato nell’entroterra campano. Dal 2005 con la sua impresa Echoes si occupa di comunicazione integrata per lo sviluppo dei territori attraverso la coesione tra attori pubblici e privati.
Ha fondato Tabula Rasa Eventi, un collettivo che per oltre 10 anni ha lavorato nella produzione culturale e nell’innovazione sociale. Dal 2010 con il progetto Creative Circus si occupa di rigenerazione a base culturale: ha contribuito all’ideazione e nascita della Pinacoteca Massimo Rao in una struttura non utilizzata del comune di San Salvatore Telesino (BN). Ha curato l’allestimento e l’apertura dell’Antiquarium Telesia nelle sale dell’Abbazia Benedettina del Santo Salvatore. A Cerreto Sannita (BN) ha partecipato all’apertura dello storico Palazzo del Genio curandone l’identità. Per il Comune di Amorosi (BN) ha gestito il processo di restituzione di valore e identità del Palazzo Maturi attraverso il festival di teatro AmoTe. Nel 2018 ha collaborato con il master U-Rise dello IUAV di Venezia.
Ha ideato e realizzato "Convento Meridiano”, un progetto per il recupero di un convento a Cerreto Sannita (BN) con il quale ha vinto la quinta edizione del bando “Culturability, rigenerare spazi da condividere” promosso dalla Fondazione Unipolis. Collabora con il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli. Ha partecipato alla prima edizione del Master in Management Culturale per lo Sviluppo dei Territori promosso da Itinerari Paralleli e organizzato da 24ore Business School.
In questo momento si sta occupando di un percorso educativo nel sistema carcerario minorile finalizzato alla restituzione di nuove opportunità di credito sociale per gli ex detenuti; l’iniziativa ha prodotto una Summer School (la prima in un carcere minorile in Italia) e un videgioco co-progettato con i detenuti.
Inoltre segue un programma di rigenerazione di un borgo abbandonato nel Cilento. Conduce un progetto di cooperazione per la valorizzazione della biodiversità e dell’empatia agri silvo pastorale in una piccola comunità sui monti del Matese.
Sta sviluppando una piattaforma digitale per la progettazione a base culturale finalizzata alla diffusione di nuove pratiche di welfare culturale.